LE MAPPE

Presentiamo tre mappe che descrivono, in sintesi, quali percorsi della Giustizia Minorile si può trovare ad affrontare un giovane denunciato per un reato.

La differenza tra i percorsi è determinata dalla gravità del reato, dal grado di “responsabilità” che il giovane riconosce, dalla disponibilità e dall’atteggiamento collaborativo che mette in campo.

A fronte di una denuncia per un reato è imputabile il minore di età compresa tra i 14 ed i 18 anni (non compiuti), capace di intendere e volere, cioè in grado, al momento della commissione del fatto, di rendersi conto del significato antisociale del reato compiuto e di valutarne le conseguenze.

Il Pubblico Ministero incontra il minore (o delega l’interrogatorio alle Forze dellOrdine) valuta la gravità del reato e la personalità del minore e decide di:

NON AVVIARE IL PROCEDIMENTO PENALE

e proporre al Giudice del Tribunale per i Minorenni di emettere una sentenza di “irrilevanza del fatto”

AVVIARE IL PROCEDIMENTO PENALE

e incaricare l’Ufficio di Servizio Sociale del Tribunale per i Minorenni (USSM) di attivare interventi socio-educativi in suo favore per promuoverne la responabilità rispetto al reato.

Valuta la sua collocazione (a casa, in Comunità Alloggio) e se intervenire o meno sulla libertà del minore (prescrizioni, misure cautelari).

e in caso di reati molto gravi può disporre la detenzione.

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